Giuseppe Tamburello nasce a Ribera (AG) nell’Aprile del 1941; trascorre l’infanzia e l’adolescenza tra “giochi di strada” e “lu mastru”; il cui tradizionale motto era: “impara l’arte e mettila da parte”. Nei primi anni ’60 frequenta l’Istituto Tecnico Agrario di Sciacca. Durante il periodo estivo per mantenersi agli studi, va a lavorare, per tre mesi all’anno, presso lo “Zuccherificio di Granaiolo” Castelfiorentino (Firenze).
Nel Giugno del 1963, consegue con pieno merito il Diploma di Perito Agrario. Continua a lavorare a Firenze e vi rimane fino al Settembre del 1963. Successivamente, sempre per ragioni di lavoro, si trasferisce a Milano e frequenta per un paio d’anni la facoltà di Economia e Commercio all’Università Cattolica. Smette di seguire i corsi universitari perché assorbito completamente dagli impegni di lavoro, che lo porteranno nel corso degli anni, ad assumere responsabilità dirigenziale. Vive a Milano fino al 1970; nel 1971 si sposa e si trasferisce a Cuggiono (MI) ove tuttora risiede, con la moglie Rosalba e la figlia Sabrina.
Da quando è in pensione, si diletta a scrivere libri e poesie, sia in lingua italiana, sia in vernacolo.
Ha pubblicato per Avalon Editore “Giochi di strada e Racconti” e “Il mio canto alla vita”.
